Diatermocoagulazione per le piccole lesioni
Diatermocoagulazione per le piccole lesioni
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Per rimuovere le piccole lesioni della pelle, ad esempio le verruche e alcune varietà di nei e angiomi, spesso non è necessario effettuare un vero e proprio intervento chirurgico: in molti di questi casi, la diatermocoagulazione rappresenta la soluzione ideale, in quanto permette di agire con rapidità e in maniera non troppo invasiva.
Indice
Che cosa è la diatermocoagulazione?
La diatermocoagulazione viene considerata una tecnica efficace, piuttosto veloce e in grado di offrire ottimi risultati in molteplici situazioni. Lo strumento usato per eseguire l’intervento, ovvero il diatermocoagulatore, produce una scarica elettrica in grado di agire con precisione.
A cosa serve e come si esegue la diatermocoagulazione?
La corrente elettrica generata dal diatermocoagulatore viene convogliata in un catodo posto direttamente a contatto con la pelle. Posizionando al contempo un anodo in un altra area del corpo, la scarica elettrica passa da un punto all’altro senza provocare alcun problema e agisce solo sul bersaglio prestabilito.
In base al risultato che si intende raggiungere, è possibile impostare la frequenza, l’intensità e la pulsazione della corrente elettrica. In pratica, il diatermocoagulatore è in grado di tagliare, cicatrizzare, bruciare e coagulare, per tale ragione risulta efficace per trattare lesioni di diverso tipo.
Precauzioni ed effetti collaterali della diatermocoagulazione
In generale, la diatermocoagulazione è poco invasiva, tanto da poter essere applicata anche in ginecologia. Una volta concluso l’intervento, la cui durata normalmente non supera la mezz’ora, potrebbero comparire lievi arrossamenti, oltre a piccole croste che cadranno spontaneamente entro qualche settimana.
Come al solito, è bene seguire le indicazioni fornite dal medico, e naturalmente informarlo riguardo a patologie croniche e terapie farmacologiche in corso.